Pubblicato nell'Ottobre 1995

Epulide fibromatosa,escissione chirurgica profonda
GUSTAVO PETTI
Medico Chirurgo Specialista in Odontoiatria - Parodontologo di Cagliari, P.zza Repubblica 4,
tel 070 498159
web site www.gustavopetti.it
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Fig.12
Si attua una estesa osteotomia - osteoplastica con strumenti ruotanti al carburo di tungsteno (che è meno necrotizzante,e quindi provoca un minore riassorbimento osseo postchirurgico). Ricordo che osteotomia è la rimozione chirurgica dell'osso che dà attacco al legamento parodontale e osteoplastica è la rimozione dell'osso che non dà attacco a tali fibre .
Fig.13
Nelle zone più delicate dell'osso profondo si procede alla osteotomia-osteoplastica con strumenti a mano, meno lesivi, come scalpelli ossei.
Fig.14
L'intervento è terminato. Il problema è che non c'è tessuto gengivale sufficiente per chiudere la ferita e proteggere adeguatamente l'osso.
Fig.15
Si prepara allo scopo una membrana amniotica in soluzione fisiologica sterile.

La membrana amniotica

Al termine della gravidanza il sacco amniotico è costituito da 2 membrane sovrapposte: una interna, che corrisponde alla faccia fetale del sacco ed è chiamata membrana amniotica, e una esterna, che corrisponde alla membrana trofoblastica. Tra queste membrane è interposto un sottile strato connettivale lasso che costituisce anche il piano di clivaggio per la separazione delle membrane. Anche la membrana amniotica isolata presenta quindi 2 facce, una fetale e una trofoblastica (figura 7). La faccia fetale, di origine ectodermica, è costituita da un epitelio cubico monostratificato che poggia su una membrana basale. La faccia trofoblastica, di origine mesodermica, è invece costituita da una parte del connettivo lasso aderente all'epitelio. Con particolari colorazioni istologiche si può documentare la presenza di cromatina nucleare, di glucoso-amino-glicani e di fibre collagene nello strato basale". La membrana amniotica esplica la sua attività solo a livello locale e l'antigenicità è molto bassa, quindi non viene stimolata la risposta immunitaria dell'ospite. Tra le proprietà più importanti della membrana amniotica ricordiamo la difesa meccanica dalla contaminazione batterica dell'ambiente esterno, la riduzione della popolazione batterica e del dolore locale, l'aumento della velocità di riparazione tissutale e lo stimolo alla neo-angiogenesi e alla rigenerazione tissutale. La membrana amniotica è presentata in sospensione in mezzo acquoso contenuto in una fiala ermeticamente chiusa. Aperta la fiala si mantiene idratata la membrana amniotica immergendola in soluzione fisiologica sterile. L'amnios va incontro a un lentissimo riassorbimento, che avviene in media in 5 settimane in ferite chiuse o in 12-14 giorni come copertura di ferite. La compatibilità della membrana amniotica con i tessuti parodontali è eccellente, come dimostra il suo impiego quale protezione della sede donatrice di un innesto libero di gengiva o di lembi peduncolati" e più recentemente, in chirurgia ossea parodontale, come protezione di innesti ossei allo scopo di impedire la migrazione apicale dell'epitelio giunzionale" o come protezione di zone ossee esposte dopo osteotomia per necrosi ossee da arsenico".

Fig.16
Con la parte larga di uno scollaperiostio di Goldman, si preleva, distendendola su di esso, umido di soluzione fisiologica, la membrana amniotica, avendo cura di posizionare sull'osso la sua parte trofoblastica.
Fig. 17
La membrana accuratamente posizionate sull'osso, con i margini inseriti sotto il lembo Mucoperiosteo, per ricoprire totalmente la ferita.
Fig. 18
Si sutura la membrana al lembo ed i due lembi tra di loro.
Fig. 19
Si posiziona l'impacco chirurgico a protezione della ferita.
Fig. 20
Risultatato dell'esame istomicroscopico: Epulide fibromatosa flogosata.
Fig. 21
Si attende la guarigione.
Fig. 22
Si costruisce un manufatto protesico, prima provvisorio, poi in oroceramica per sostituire l'edentulia.

 

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